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CRONACHE dalla TERRA DI MEZZO
L'UOMO TRA CIELO E TERRA:
Secondo la tradizione cinese, la vita dell'Uomo si svolge in uno spazio mediano posto tra il Cielo e la Terra, permeato da un continuo scambio di energie, in discesa dal Cielo e in salita dalla Terra, le cui mutazioni e reciproche influenze rendono possibili le manifestazioni visibili della realtà. L'Ordine che governa i rapporti tra visibile e invisibile, tra uomo e cosmo, è il sistema dei 5 movimenti e delle 6 energie.
I 5 MOVIMENTI
I 5 movimenti rappresentano 5 mutazioni caratteristiche della realtà.
La MESSA IN MOTO è rappresentata dal Legno, messa in moto della vita all'inizio della primavera.
L'ESPANSIONE MASSIMA è rappresentata dal Fuoco, la cui fiamma sale e si espande.
La PERDITA DEI LEGAMI è rappresentata dalla Terra, polvere e cenere.
La PRESA DI FORMA è rappresentata dal Metallo, compresso in giacimenti nel sottosuolo.
La COERENZA è rappresentata dall'Acqua, che collega tutte le parti di un insieme.
(Fonte: Kespi J.M., Acupuncture, Ed. Maisonneuve, 1982)
LE RELAZIONI CHE INFLUENZANO LE TRASFORMAZIONI DEI 5 MOVIMENTI
In base al "ciclo di generazione" il Legno, che nasce dall'Acqua, bruciando alimenta il Fuoco; le ceneri originate dalla combustione del Fuoco generano l'humus della Terra; dal sottosuolo della Terra viene estratto il Metallo; dalle rocce metalliche sgorga l'Acqua.
Al contempo, in base al "ciclo di inibizione", il Legno conquista e stabilizza la Terra, penetrando in essa con le radici; la Terra conquista l'Acqua, assorbendola; l'Acqua conquista il Fuoco, spegnendolo; il Fuoco conquista il Metallo, fondendolo; il Metallo conquista il Legno, tagliandolo.
I rapporti tra i movimenti vengono definiti usando la terminologia delle relazioni familiari. Per esempio, il Legno è madre del Fuoco e nonno della Terra, l'Acqua è nipote della Terra, il Metallo è figlio della Terra, e così via. Un nipote troppo forte potrà ribellarsi al nonno. Le proprietà del singolo movimento si estendono a tutte le risonanze del movimento stesso.
ASPETTI ENERGETICI ANNUALI
Ogni anno ha una propria configurazione energetica, che si ripete ciclicamente ogni 60 anni.
Dal Cielo scende un'energia detta "Presidenza", che influenza soprattutto i primi sei mesi. Dalla Terra sale, soprattutto negli ultimi sei mesi, l'energia detta "Fonte". Durante tutto l'anno, lo spazio di vita dell'Uomo è governato dal Qi Mediano, corrispondente a uno dei 5 movimenti. Presidenza, Fonte e Qi Mediano influenzano la probabilità che alcuni fenomeni loro sincronici si manifestino nel corso dell'anno, all'interno e all'esterno del corpo, costituendo la trama dei meridiani corporei un’unica rete in continuità con quella ambientale.
Il riferimento culturale di questo punto di vista è custodito in alcuni capitoli (66-71;74) del Huang Di Nei Jing Su Wen, un antico testo verosimilmente a noi pervenuto in forma già assemblata, l’Autore ignoto e probabilmente non unico, eredità preziosa di un’epoca dimenticata, ma non certo perduta, nella quale l’Uomo era connesso a un mondo di cui costituiva parte integrante. Paradossalmente le acquisizioni della fisica moderna rendono conto della scientificità dell’antico sentire, verificate le potenzialità di qualsiasi segnale, anche elettromagnetico, nell’influenzare l’apertura della guaina proteica che riveste il DNA e la conseguente trascrizione. Il limite tra interno ed esterno corporeo si rivela cosi oggi estremamente aleatorio, confermando l’antica visione di un essere umano posto in uno spazio di vita mediano, tra Cielo e Terra, nel quale si succedono continui scambi ordinati di energie le quali, entrando nella costituzione dei meridiani, li rendono suscettibili ad essere messi in risonanza ciascuno dal mutare dell’analogo potenziale esterno all’organismo, loro stessi fors’anche in grado di influenzare a propria volta il campo extracorporeo.
TRONCHI CELESTI E RAMI TERRESTRI
Le energie in discesa dal Cielo verso la Terra sono dette Tronchi Celesti; sono 10, e sono associate ai 5 movimenti, nei loro aspetti yin yang. Le energie in salita dalla Terra verso il Cielo sono dette Rami Terrestri; sono 12, e sono associate alle 6 energie, nei loro aspetti yin yang. La loro ordinata combinazione crea il cosiddetto ciclo Jia Zi (dal nome del primo Tronco e del primo Ramo) di 60 possibilità non casuali; il Tronco definisce la possibilità che un evento di determinate caratteristiche si manifesti in un dato spazio; il Ramo definisce la possibilità che un fenomeno di determinate caratteristiche si manifesti in un dato tempo. Spazio e tempo sono qualitativamente caratterizzati, l’aspetto quantitativo è del tutto estraneo a questa visione del reale. Ci troviamo di fronte a una gamma di potenzialità qualitative, come di fronte a un mare di potenziali quantici dei quali diventeranno eventi realmente manifesti soltanto quelli rispondenti all’Ordine cosmico, cui anche l’Uomo partecipa attivamente.
MICRO E MACROCOSMO
Per convenzione i Tronchi Celesti sono numerati da 1 a 10 con cifre arabe; i Rami Terrestri sono numerati da I a XII con numeri romani. I nomi attribuiti a ciascun Tronco e Ramo sono la mera trascrizione fonetica dei loro ideogrammi, antichi simboli indicanti al contempo la manifestazione fenomenologica e la sua originaria natura invisibile, il cui significato è reso ancor più specifico dal reciproco abbinamento. Associati ai 5 movimenti e alle 6 energie, Tronchi e Rami governano le relazioni di ogni essere vivente con il cosmo, nello spazio e nel tempo, influenzando le condizioni ambientali di lavoro organico e al contempo modulando a livello recettoriale le capacità adattative dell’organismo. In pratica, ogni Tronco Celeste e ogni Ramo Terrestre determinano una specifica mutazione -detta microcosmica- ambientale, che influenza sincronicamente tutti gli spazi, esterni e interni (connettivale, intercellulare, citoplasmatico, ecc). Al contempo, ciascun Tronco e Ramo ritmano segnali adattativi che impattano sulle interfacce (pelle, sierose di rivestimento dei vari organi e visceri, membrane citoplasmatiche e nucleari) che li delimitano macrocosmicamente (l’uomo è un microcosmo delimitato dalla pelle rispetto al macrocosmo esterno, e a sua volta un macrocosmo rispetto ai propri organi interni, delimitati dal rivestimento connettivale).